La tecnologia di rilievo Laser Scanner è ormai da qualche anno entrata in maniera decisa nel mondo del rilievo metrico e tematico dell'ambiente, del territorio e delle costruzioni. La possibilità di effettuare rilievi tridimensionali con precisioni ed accuratezze spesso molto elevate, unitamente ad una notevole rapidità di rilievo e a portate considerevoli ha in un certo qual modo rappresentato una discontinuità importante rispetto a tutte le tecniche di rilievo precedenti.
Prima ancora della tecnologia, cambia proprio la logica con cui ci si approccia al rilievo metrico: infatti se, come descritto sopra, per molti degli strumenti utilizzati (livello, stazione totale, GPS/GNSS) si dà grande importanza alla progettazione per rilevare solo i dati ritenuti necessari, con il laser scanner, una volta individuato l'oggetto, si rileva un numero decisamente sovrabbondante di punti, con l'intento poi di "scremare" in fase di elaborazione.
In sintesi, nel primo caso carico buona parte della complessità del rilievo sulla fase di progettazione, mentre nel secondo caso sullo scarico ed elaborazione.
Nel primo caso devo porre attenzione a rilevare tutto quanto mi serve; se in fase di restituzione evidenzio l'assenza di dati non posso fare altro che integrare il rilievo in un secondo tempo.
Nel secondo caso ho maggiori margini di manovra in fase di restituzione poichè posso decidere in tutta calma quali siano i particolari ed i dati di mio interesse e quali siano invece i dati da eliminare. Nel primo caso la fase di restituzione è più semplice perchè ho soltanto ciò che mi occorre, nel secondo caso è più complessa perchè mi trovo a dover trattare grandi moli di dati che richiedono pesanti carichi computazionali e quindi software e hardware dimensionati per lo scopo.
E' interessante notare come la caratteristica principale del rilievo laser scanner, ossia la possibilità di restituire dei modelli a tutti gli effetti 3D, deve essere relazionata con le esigenze di chi deve poi fruire del prodotto del rilievo stesso.
Non di rado infatti accade che da un rilievo laser, con tutte le sue caratteristiche di completezza, tridimensionalità e dettaglio, si debbano estrarre dei prodotti 2D (es. sezioni, planimetrie, prospetti...) affinchè gli output siano fruibili dalla committenza che non sempre ha le potenzialità e/o le capacità per gestire dei prodotti realmente 3D (nuvole di punti, mesh, ...).
Su questa logica di base si inseriscono poi numerose e differenti tipologie di strumenti in commercio, dalle caratteristiche spesso differenti e più o meno adatte ai diversi tipi di applicazioni. In funzione delle precisioni, della velocità di rilievo, della portata e del livello di integrazione con altri strumenti di rilievo esistono infatti diverse soluzioni hardware. Analogamente per gli strumenti software di scaricamento dati, processamento e generazione di prodotti bi-dimensionali e tri-dimensionali esistono differenti soluzioni, dalle diverse caratteristiche e potenzialità ed in ogni caso in forte evoluzione.
Da un punto di vista del mercato infine il rilievo 3D di precisione si presta ad una vastissima gamma di applicazioni. Sicuramente trova impiego in attività di rilievo volte alla progettazione, al collaudo o al monitoraggio di opere antropiche anche di una certa estensione. Inoltre viene utilizzato anche per attività di monitoraggio dell'ambiente, come ad esempio versanti in frana, cave, tratti di alveo, ambienti costieri.
A cura di Tiziano Cosso, Ingegnere
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