Abstract |
La frana di Sant'Andrea, coinvolge la porzione inferiore del versante meridionale del Monte Zucco, nel territorio compreso tra i Comuni di Perarolo di Cadore e di Valle di Cadore, in provincia di Belluno.
Trovandosi in prossimità del centro abitato di Perarolo, questa rappresenta un serio rischio idrogeologico per il paese, in quanto il fenomeno franoso è particolarmente attivo ed un eventuale collasso potrebbe creare uno sbarramento nell'alveo del torrente Boite.
Nel corso degli anni, sono state eseguite sul versante numerose indagini geognostiche e geofisiche, le quali hanno portato alla definizione di un modello geologico-idrogeologico complesso dell'area di frana.
Attraverso un monitoraggio di dettaglio con tecniche e strumentazioni differenti, è stato possibile determinare l'evoluzione cinematica del fenomeno nel corso degli anni. La sua attività ha mostrato un'alternanza di fasi con movimenti lenti e periodi con un aumento della velocità, in alcuni casi coinvolgendo importanti volumi di materiale in eventi di collasso.
Questo lavoro di tesi si inserisce nello studio del fenomeno franoso di Sant'Andrea, valutando la possibile evoluzione della massa di frana all'instaurarsi di una condizione di instabilità del versante. Lo studio consiste in un'analisi della propagazione con lo scopo di valutare la cinematica del movimento e la disposizione dei volumi di deposito. La parte conclusiva di questo lavoro riguarda l'analisi della risposta idraulica, a seguito della propagazione della massa nel fondovalle. |