Mercoledì 4 novembre l'Assemblea di Palazzo Madama ha approvato, con modifiche, con 156 voti favorevoli, 85 contrari e 14 astenuti, il ddl n. 1676, collegato ambientale, recante disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali, già approvato dalla Camera dei deputati.
Il ddl, che è collegato alla manovra finanziaria del 2014, si compone di 78 articoli, ripartiti in undici capi. Il capo I (articoli da 1 a 6) reca disposizioni relative alla protezione della natura e per la strategia dello sviluppo sostenibile. Il capo II (articoli 7 e 8) riguarda le procedure di valutazione di impatto ambientale e sanitario. Il capo III (articoli da 9 a 14) reca disposizioni in materia di emissioni di gas a effetto serra e di impianti per la produzione di energia. Il capo IV (articoli da 15 a 21) contiene disposizioni relative agli acquisti verdi e ai criteri ambientali negli appalti pubblici. Il capo V (articolo 22) riguarda l'incentivazione per i prodotti derivanti da materiali post consumo o dal recupero degli scarti e dei materiali rivenienti dal disassemblaggio di prodotti complessi. Il capo VI (articoli da 23 a 50) riguarda la gestione dei rifiuti; il capo VII (articoli da 51 a 57) la difesa del suolo, il capo VIII (articoli da 58 a 63) l'accesso universale all'acqua. Il capo IX (articolo 64) concerne i procedimenti autorizzatori relativi alle infrastrutture di comunicazione elettronica. Il capo X (articoli 65 e 66) concerne la disciplina degli scarichi e il riutilizzo di residui vegetali. Il capo XI (articoli da 67 a 78) contiene disposizioni varie in materia ambientale, tra cui l'istituzione del Comitato per il capitale naturale e della Free Oil Zone.