Nei territori montani o lungo le coste del nostro paese, gli eventi di crolli in roccia sono estremamente comuni, spesso causando vittime, danni a persone, abitazioni, ai veicoli o alle strade, con conseguenti perdite economiche.
L'Italia, uno dei paesi maggiormente interessati dal rischio di frane in Europa, non sfugge a questo tipo di minaccia.
I crolli in roccia sono fenomeni imprevedibili, che coinvolgono di solito piccoli volumi. Le aree coinvolte sono molto limitate e spesso puntuali, con alta energia e lunghe distanze di propagazione.
In Italia, da circa un decennio, sono state sviluppate normative tecniche specifiche per garantire standard di sicurezza elevati nel campo della difesa dal rischio da caduta di massi. La norma UNI 11211 è infatti un pilastro fondamentale in questo contesto, fornendo linee guida chiare per prevenire i danni derivanti dalla caduta di massi.
La necessità di proteggere le infrastrutture di comunicazione e i centri abitati ha portato negli anni a realizzare un notevole patrimonio di opere di difesa: barriere paramassi, rilevati, rafforzamenti corticali.
A partire dal 2012, la norma UNI 11211 ha stabilito i requisiti tecnici per la protezione contro il pericolo di caduta di massi da ammassi rocciosi. Questa normativa fornisce dettagli su varie tecniche di protezione, dalla modellazione al consolidamento degli ammassi rocciosi alla costruzione di barriere paramassi e di rilevati, allo scopo di ridurre al minimo il rischio di caduta di massi. La norma non solo definisce i parametri tecnici, ma anche i metodi di valutazione del rischio e le procedure di controllo periodico per garantire che le misure preventive siano sempre efficaci.
Prevenire la caduta di massi implementando contromisure e adottare una pianificazione adeguata del territorio è cruciale per gli obiettivi di sicurezza della comunità.
Le misure preventive, come gli interventi di mitigazione attiva, la realizzazione di opere di difesa, e l'installazione di sistemi di monitoraggio per individuare potenziali instabilità negli ammassi rocciosi, sono tutti approcci fondamentali, che sono resi sempre più facilmente realizzabili, anche a costi ridotti, grazie alle nuove tecnologie.
Non dev'essere sottovalutato inoltre che l'applicazione efficace della norma UNI 11211 richiede la collaborazione di diverse parti interessate. Gli attori del ciclo di progettazione devono comprendere appieno i requisiti della norma per sviluppare soluzioni di mitigazione del rischio efficaci ed efficienti. Essi devono cooperare in tutte le fasi di progettazione di interventi di mitigazione del rischio, che richiedono l'approfondimento sia di aspetti geologici che ingegneristici.
Particolare attenzione va poi posta nella fase di realizzazione delle opere, attraverso un'attenta direzione dei lavori.
Ma non solo.
Dopo le recenti tragedie che hanno coinvolto le infrastrutture della rete stradale italiana, la diffusa presa di coscienza in ambito tecnico della necessità di una continua ed accurata manutenzione delle opere ha coinvolto anche le opere di difesa dai crolli di roccia. Un patrimonio di opere di difesa realizzato in tempi diversi e secondo criteri in passato non omogenei, richiede oggi di essere rivalutato alla luce delle vigenti norme tecniche. Nuove sfide attendono i progettisti.