Problematiche ambientali e gestione rifiuti nei cantieri: un ruolo fondamentale per la transizione ecologica

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La gestione dei rifiuti nei cantieri delle opere civili ed edili costituisce un argomento meritevole di attenzione sotto più aspetti.
Da un lato, infatti, le professionalità e competenze coinvolte durante la progettazione e la realizzazione di opere, molto spesso non coinvolgono gli aspetti legati alle tematiche ambientali e alla gestione dei rifiuti in particolare, il che può comportare ritardi sull'esecuzione dei lavori, necessità di varianti in corso d'opera o, non di rado, problemi con gli organi di controllo. Si pensi, ad esempio, alla gestione delle terre e rocce da scavo: le possibilità offerte dal DPR 120/2017 per poter prevenire l'inquadramento delle stesse come rifiuti sfruttando il concetto di "sottoprodotto" impone la necessità di prevedere sin dalla fase di progettazione ed autorizzazione delle opere le modalità di gestione dei materiali di scavo, laddove troppo spesso ci si imbatte invece in cantieri in cui il destino degli stessi vuol essere deciso a lavori terminati.

terre e rocce da scavo DPR120/2017

Orbene risulta pertanto importante, non soltanto per i consulenti ambientali o gli esperti del settore, acquisire consapevolezza sulle corrette modalità di classificazione, caratterizzazione e gestione degli stessi al fine di evitare potenziali sanzioni amministrative o, nei casi più gravi, conseguenze di natura penale come previsto dal Codice per l'Ambiente.
Differenza tra rifiuti pericolosi e non, responsabilità del produttore, operazioni di recupero e smaltimento, corretta gestione amministrativa dei rifiuti, sono solo alcune delle questioni che non possono più essere ignorate da progettisti e direttori dei lavori nello svolgimento dei loro incarichi.
 
gestione rifiuti cantieri edili

D'altro canto, una adeguata formazione sugli aspetti inerenti la gestione dei rifiuti e le tematiche ambientali in genere è fondamentale per traguardare la progettazione e l'esecuzione nell'era della Green Economy, dal momento che l'introduzione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) negli appalti pubblici è ormai una realtà con cui fare i conti da qualche tempo.
Si consideri infatti che i rifiuti prodotti nei cantieri, con particolare riferimento a quelli da costruzione e demolizione (C&DW), costituiscono da soli oltre un terzo di tutti i rifiuti prodotti annualmente in Europa: un problema enorme in termini di ambiente, salute dell'uomo e costi di gestione per smaltimenti e bonifiche. Ogni anno, circa 500 milioni di tonnellate di nuovi C&DW devono trovare una collocazione in linea con i criteri di gestione individuati dalla gerarchia delle operazioni UE: Prevenzione, Riutilizzo, Recupero di materia, Recupero di energia e, in maniera residuale, lo smaltimento in discarica.
Ebbene, l'implementazione dei CAM all'interno dei progetti di costruzione e demolizione, si spera possa costituire un ulteriore volano nell'ambito del Green Public Procurement (GPP) al fine di promuovere modelli di produzione e consumo più sostenibili, "circolari" e nel diffondere l'occupazione "verde".
 
rifiuti costruzione e demolizione (C&DW)

Sebbene i dati ISPRA certifichino che in Italia l'obiettivo UE di recuperare almeno il 70% dei C&DW entro il 2020, fissato dalla Direttiva 2008/98/CE, sia stato raggiunto già da qualche anno, è pur vero che nella pratica c'è ancora molto da fare, anche in merito alle politiche per l'aumento degli sbocchi sul mercato dei prodotti "End of Waste". In Italia, un notevole impulso all'individuazione di percorsi di gestione volti all'economia circolare è stato dato dai recenti decreti cosiddetti "End of Waste", emanati per la gestione di particolari categorie di rifiuti prodotti in cantiere: il DM 69/2018 per il recupero del fresato d'asfalto e il DM 152/22 per il recupero dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione.
Nonostante alcune comprensibili sviste e sottovalutazioni, che ne stanno portando ad una parziale revisione, questi dispositivi normativi individuano criteri e modalità per una gestione circolare di queste importanti tipologie di rifiuti, permettendone il recupero al fine di reintrodurli sul mercato con la cessazione della qualifica di rifiuto.
 
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