Nei quasi venticinque anni di esperienza, maturata dall'ISPRA con le istruttorie ed il monitoraggio sugli interventi per la difesa del suolo censiti nel ReNDiS, si è potuto constatare che non sempre i progetti proposti a finanziamento rendono conto in modo adeguato delle caratteristiche dei dissesti e delle relazioni che intercorrono tra questi e gli elementi esposti al rischio presenti sul territorio. In particolare, sono frequenti i casi in cui la documentazione progettuale risulta carente (o quantomeno poco chiara) nella caratterizzazione di elementi esposti e dissesti, soprattutto dal punto di vista della loro individuazione geografica e spaziale.
Poiché molte delle informazioni richieste dalla scheda istruttoria per le istanze di finanziamento riguardano proprio questi aspetti degli interventi, la difficoltà nel poterle individuare e verificare negli elaborati progettuali rappresenta una oggettiva criticità per le strutture tecniche delle Regioni e Province autonome che devono caricare e validare le schede, così come per le Autorità di bacino distrettuali, la cui valutazione sui progetti è il presupposto necessario per la loro ammissibilità a finanziamento.
Poiché molte delle informazioni richieste dalla scheda istruttoria per le istanze di finanziamento riguardano proprio questi aspetti degli interventi, la difficoltà nel poterle individuare e verificare negli elaborati progettuali rappresenta una oggettiva criticità per le strutture tecniche delle Regioni e Province autonome che devono caricare e validare le schede, così come per le Autorità di bacino distrettuali, la cui valutazione sui progetti è il presupposto necessario per la loro ammissibilità a finanziamento.
Per questo motivo ISPRA ha sviluppato una metodologia per l'analisi degli effetti di mitigazione del rischio idrogeologico con l'obiettivo di mettere a disposizione dei tecnici uno strumento pubblico e accessibile che consenta di rappresentare gli elementi significativi di un intervento. Tale metodologia, finalizzata alla definizione di criteri standardizzati per la rappresentazione degli elementi significativi dei progetti, è stata implementata attraverso lo sviluppo dell'applicativo web gis denominato RaStEM – Rappresentazione Standardizzata degli Effetti di Mitigazione.
L'applicativo web-GIS RaStEM si propone nel ruolo di piattaforma centralizzata su cui poter condividere, in formato sintetico e standardizzato, le caratteristiche significative di tutti gli interventi per la difesa del suolo. In questo senso ha quindi l'obiettivo di supportare sia i progettisti, che quelle caratteristiche devono rappresentare e comunicare, ma anche i tecnici delle amministrazioni che le stesse caratteristiche debbono interpretare e valutare. In definitiva, quindi, l'utilizzo del RaStEM può semplificare la presentazione delle istanze di finanziamento sul ReNDiS e contribuire a migliorare la qualità delle progettazioni, promuovendo già dalle prime fasi di progetto una maggiore attenzione e consapevolezza sulle relazioni reciproche tra dissesti, opere ed elementi esposti.
Scarica la pubblicazione (pdf 8 mb)
L'applicativo web-GIS RaStEM si propone nel ruolo di piattaforma centralizzata su cui poter condividere, in formato sintetico e standardizzato, le caratteristiche significative di tutti gli interventi per la difesa del suolo. In questo senso ha quindi l'obiettivo di supportare sia i progettisti, che quelle caratteristiche devono rappresentare e comunicare, ma anche i tecnici delle amministrazioni che le stesse caratteristiche debbono interpretare e valutare. In definitiva, quindi, l'utilizzo del RaStEM può semplificare la presentazione delle istanze di finanziamento sul ReNDiS e contribuire a migliorare la qualità delle progettazioni, promuovendo già dalle prime fasi di progetto una maggiore attenzione e consapevolezza sulle relazioni reciproche tra dissesti, opere ed elementi esposti.
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