Geological Field Trips, online i fascicoli 8 (2.1 - Piemonte) e 8 (2.2 - Svizzera)

Sul sito ISPRA sono online i fascicoli 8 (2.1) "The northernmost record of the Messinian salinity crisis (Piedmont basin, Italy)" e 8 (2.2) "A trip through the Wildhorn Nappe from Cretaceous to Neogene time (Helvetic Nappes, Switzerland)" del periodico Geological Field Trips.

​Geological Field Trips
"Geological Field Trips (GFT) è una rivista on-line che pubblica esclusivamente guide di escursioni geologiche presentate in occasione di convegni e congressi attinenti le Scienze della Terra, un patrimonio culturale che spesso rimane conosciuto dai soli partecipanti all'evento.
La rivista è edita congiuntamente dal Servizio Geologico d'Italia - ISPRA e dalla Società Geologica Italiana, che ne garantiscono serietà e rigore scientifico, e nasce nell'ambito di una Convenzione stipulata di recente tra le due Istituzioni.
La nuova modalità di presentazione on-line consente di rivolgersi ad un pubblico sempre più ampio, con l'intento di diffondere e rendere fruibili diversi itinerari in aree di grande interesse geologico. Negli ultimi anni l'esperienza e la fondamentale attività di rilevamento geologico stanno subendo un pericoloso rallentamento e i geologi svolgono sempre meno attività di terreno. GFT vuole pertanto contribuire a stimolare il ritorno alle ricerche sul campo, ma anche permettere a chi non può recarsi ovunque di avere una visione diretta delle aree che forniscono informazioni importanti sia di carattere regionale che di dettaglio. L'intento della Rivista è anche quello di divulgare ad un vasto pubblico, sia nazionale che internazionale, la geologia con maggiori informazioni "di campagna" di quanto sia stato finora possibile. Lo staff editoriale è composto da specialisti di diverse discipline che operano su tutto il territorio nazionale e non, e accoglie le ricerche effettuate anche all'estero sia di autori italiani che stranieri.
Dal 2015 Geological Field Trips è stato accreditato nel circuito Thomson Reuters nella nuova edizione di Web of Science denominata Emerging Source Citation Index".