"Sin dalle primissime ore dopo il terremoto di magnitudo 6.0 della notte del 24 agosto in Italia centrale, molte squadre dell’Ingv si sono attivate per recarsi nell’area epicentrale e studiare più da vicino quanto stava accadendo. Dai primi rilievi del 24 agosto sono state rilevate e cartografate delle fratture superficiali che mostrano una continuità per almeno 1.8 km sul versante del Monte Vettoretto. Considerata la loro posizione e le loro caratteristiche (movimento verticale e orizzontale, orientazione), questi elementi geologici recenti sono certamente in relazione diretta con il terremoto (effetti cosismici); la loro natura e il loro significato sono attualmente in fase di studio, mentre si continuano a effettuare rilievi in tutta l’area." Fonte: INGV Terremoti
Inoltre, "nell’emergenza post terremoto il Dipartimento della Protezione Civile, fin dalle primissime ore dopo il sisma, ha attivato i suoi centri di competenza nei settori della sismologia e dell’elaborazione dei dati radar per un’analisi di dati satellitari volta alla misura dei movimenti del suolo innescati dalle scosse ed allo studio delle sorgenti sismiche. “Utilizzando i dati del satellite giapponese ALOS 2, ottenuti tramite progetti scientifici, un team di ricercatori di Cnr e Ingv ha misurato con alta precisione i movimenti permanenti del suolo originati durante il terremoto, utilizzando la tecnica dell'Interferometria Differenziale”, spiega Riccardo Lanari, direttore del Cnr-Irea. “Essa consente, confrontando immagini radar acquisite prima dell’evento con immagini successive al sisma, di rilevare deformazioni della superficie del suolo con accuratezza centimetrica. In particolare, è stato evidenziato un abbassamento del suolo a forma di cucchiaio che si estende per circa 20 Km in direzione Nord ed ha un valore massimo di circa 20 centimetri in corrispondenza dell’area di Accumoli”. Fonte: CNR
Le immagini trasmesse in esclusiva dal Tg2 mostrano la frattura lunga 25 km che si è prodotta con il forte sisma del 24 agosto Fonte: TG2
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