La gestione delle risorse idriche è un tema che coinvolge necessariamente aspetti molto diversi tra loro ed apparentemente anche in conflitto. Si pone infatti come elemento discriminante il dover scegliere tra la necessità di acqua legata a tutti i settori della vita umana, industriale, agricolo, di vita e quelle che sono invece le necessità legate ai sistemi ecologici ed ai loro naturali cicli di esistenza.
Per dirimere questo atavico conflitto che affonda le sue radici in una visione in cui la politica ed i suoi indirizzi decidono, è necessaria una sempre maggiore capacità di approfondimento tra diverse discipline nella pianificazione delle risorse strategiche.
È infatti proprio nella capacità di sintesi delle diverse esigenze, che è possibile raggiungere il punto di equilibrio tra la "produzione industriale" e la capacità dell'ambiente di fornire, rendere disponibili le sue risorse.
La proposta quindi di un approfondimento della normativa in materia di risorse idriche, è alla base della ricerca di una interdisciplinarità di approccio alla gestione dell'acqua. Questi temi, connessi anche a valutazioni economiche e di pianificazione territoriale, sono un patrimonio di conoscenza che consente soprattutto a professionisti come i geologi di rappresentare la più equilibrata e coerente posizione rispetto a temi che interessano il governo di una risorsa naturale come l'acqua, ma anche la pianificazione dei suoi "usi" soprattutto nel più generale ambito del Servizio Idrico Integrato.
La risorsa acqua è infatti un bene diffuso e facilmente reperibile, ma ciò non implica una semplicità di gestione del Servizio all'utenza.
Tanto soprattutto in riferimento a tre aspetti principali:
- La crescita delle esigenze antropiche ed urbane;
- La quantità/portate certamente non costanti nel tempo e nello spazio;
- La necessità di una tutela/salvaguardia delle risorse stesse per garantirne una condizione quanti/qualitativa nel futuro, almeno pari a quella attuale.
È chiaro allora che la professionalità del geologo esce dal ristretto campo della realizzazione delle opere di captazione, per entrare a pieno diritto, culturalmente aggiornato, del governo ed anche della gestione della risorsa idrica.
È possibile infatti intuire quanto la conoscenza delle dinamiche ambientali opportunamente coniugate con le finalità del Servizio Idrico Integrato e della pianificazione territoriale, soprattutto per gli aspetti della salvaguardia, sia fortemente legata alla cultura geologica.
Il Servizio Idrico Integrato non ha infatti risvolti esclusivamente impiantistici, ma fonda le sue basi nell'idea, normata a livello comunitario e ripresa a livello nazionale, che l'acqua è un bene collettivo e che esistono costi non solo finanziari e di gestione per la sua distribuzione ma anche costi ambientali e della risorsa.
Se quindi il Legislatore ha riconosciuto di dover calcolare anche queste tipologie di costi è evidente che il professionista geologo è chiamato a rispondere anche in termini "diversamente tecnici".
Nel caso dell'acqua è bene sempre tener presente che essa è legata ad un ciclo naturale e pertanto proprio nell'ottica del raggiungimento dell'equilibrio è fondamentale la pianificazione del suo "uso".
Per ottenere ciò è necessaria la conoscenza degli aspetti e delle caratteristiche degli ambienti idrogeologici ma è altresì importante variare l'ottica della sua distribuzione, ponendo cioè anche come elemento discriminante le diverse potenzialità di portata disponibili in quel determinato ambito e dunque andare verso un sistema in cui la gestione degli approvvigionamenti tende all'autosufficienza.
Non ultimo aspetto è quello certamente legato alla politica di salvaguardia delle risorse idriche. Esso è attualmente fortemente incentrato solo ed esclusivamente su caratteri idrogeologici tralasciando le interazioni inevitabili ed i costi che ne derivano, con le attività di pianificazione territoriale.
Vanno quindi considerate, anche per quest'ultimo caso, le indicazioni in materia introducendo però anche l'analisi di fattori che pongono in correlazione la tutela e salvaguardia della risorsa, le attività che si svolgono sul territorio e la pianificazione legata e, certamente gli aspetti della distribuzione.
Il risultato è una differenza evidente in termini di impegno territoriale, di risorse economiche dedicate e di eventuale efficacia, tra un approccio settoriale ed uno multidisciplinare.
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