L'indagine di Greenpeace ha incrociato dati ufficiali e informazioni provenienti da fonti scientifiche e giornalistiche, mettendo in luce la presenza di PFAS in acque superficiali, sotterranee e potabili in diverse regioni d'Italia. I risultati mostrano una situazione critica, con zone altamente contaminate che destano seria preoccupazione per la salute delle comunità locali.
Greenpeace chiede un intervento immediato da parte del governo e delle regioni per:
- Avviare un monitoraggio nazionale e standardizzato della contaminazione da PFAS.
- Adottare limiti più restrittivi per la presenza di PFAS nelle acque potabili.
- Investire in tecnologie di bonifica per le aree contaminate.
- Vietare l'uso di PFAS nelle produzioni industriali, in modo da fermare a monte la diffusione di queste sostanze tossiche.
Consulta la mappa interattiva online della contaminazione da PFAS nelle acque potabili: https://public.tableau.com/app/profile/greenpeace.italy/viz/AcquaSenzaVeleni/Target100ngl