Candidato | Dott.ssa Adriana Zingarelli |
Relatore | Chiar.ma Prof.ssa Ing. Maria Rita Migliazza |
Correlatori | Prof. Ing. Claudio Scavia Dott. Ing. Paolo Corradeghini |
Facoltà | Politecnico di Torino |
Dipartimento | Corso di laurea magistrale in Ingegneria Civile |
Anno accademico | 2019 |
Titolo originale | Tecniche di rilievo di non contatto per lo studio della stabilità di cave a cielo aperto. |
Abstract | Il rilievo geomeccanico, in campo geotecnico e geologico, è una procedura indispensabile atta alla caratterizzazione dell'ammasso roccioso, che si rende necessaria per lo studio della stabilità dello stesso. Il lavoro di tesi, illustra l'utilizzo di tecniche da non contatto per il rilievo geomeccanico: una procedura che porterebbe sia a snellire i tempi di restituzione dei risultati, che a ridurre i rischi associati alle modalità di esecuzione. Non meno importante risulta essere il metodo progettuale nel campo dell'ingegneria delle rocce, che con le nuove normative, verte principalmente su un approccio di tipo probabilistico, atto a ridurre il grado di incertezza per mezzo di trattamenti statistici delle misure. Il prodotto fotogrammetrico permette analisi ripetute, svolte da uno o più operatori che non necessitano di essere concretamente in sito per effettuare le misurazioni. Il senso dello studio, quindi, si trova nell'elaborazione di modelli in scala, georeferenziati, dei siti di interesse, nel caso specifico Cava Piastrone, Serravezza, LU, più o meno dettagliati, al fine di poter valutare quale grado di incertezza è auspicabile ottenere per avere delle misure rappresentative. A fronte delle problematiche precedentemente espresse si è pensato di seguire uno schema procedurale per il rilievo, la modellazione e l'analisi dei fenomeni di instabilità di pareti rocciose che si articola in varie fasi: dal rilievo geometrico e dalla ripresa del blocco aerofotogrammetrico si ottiene il DSM della parete ovvero la nuvola di punti georeferenziata dalla quale è possibile estrarre le direzioni di immersione e inclinazione dei piani di discontinuità dell'ammasso, ottenendo risultati confrontabili con quelli ottenuti da rilievi geomeccanici tradizionali. Tramite la riproduzione virtuale dello stato di fatto, sono state analizzate le modalità di rilievo, sia aereo che terrestre, e di ricostruzione dal punto di vista fotogrammetrico, i software che più si prestano a tali tipologie di analisi e i limiti modellistici per cui si ottengono risultati apprezzabili e confrontabili con l'analisi geomeccanica tradizionale. |
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